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Per Crescere Insieme
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Istituire

l’Ispettorato delle Funzioni Sociali

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Una proposta di Legge per colmare una grave lacuna legislativa
del nostro Ordinamento giuridico

Scarica da qui il testo della proposta di legge, già adottata dalla Regione Abruzzo, ora al vaglio del Senato della Repubblica.

Il nostro Ordinamento giuridico è basato sul principio costituzionale della separazione dei poteri, cosi come esaltato dal Montesquieu nello Spirito delle leggi; separazione intesa sia in senso orizzontale che verticale, in riferimento anche alla distribuzione dell’esercizio delle funzioni pubbliche su più livelli funzionali e territoriali.

La proposta di modifica ed integrazione al d.lgs 149/2015 prevede il conferimento all’Ispettorato delle Funzioni Sociali, di specifiche funzioni di vigilanza e di controllo in materia di affidamento-idoneità genitoriale e di accoglimento dei minori nelle strutture di accoglienza, in modo tale da consentire, anche in questo delicato ambito, una adeguata funzione di protezione dei minori da parte dello Stato, nell’ambito della logica che ha ispirato la revisione delle norme sulla funzione ispettiva.

Dagli interventi legislativi tutti emerge che la divisione tra il controllore ed il controllato è il principio ispiratore del nostro Sistema giuridico.

L’Ordine degli Assistenti sociali – istituito con legge 23.03.1993, n 84 – rappresenta una evidenza di commistione tra controllore e controllato.

Non può svolgere una vera attività ispettiva sull’operato dei propri colleghi; operato inoltre che si concretizza in relazioni che non hanno come riferimento alcun parametro oggettivo, in cui può imperare la soggettività e la cui natura giuridica è chiaramente incerta.

Tali relazioni possono avere natura di: atto amministrativo- relazione redatta non in costanza di procedimento giudiziario; atto giuridico con valenza probatoria in sede processuale.

Nessuno è immune da errore e gli assistenti sociali non possono certo rappresentare un’eccezione.

Ad oggi le ampie funzioni sociali in ambito minorile vengono espletate -senza alcun controllo dedicato- da figure professionali, quali gli assistenti sociali ed il personale che presta la propria opera professionale presso le strutture di accoglienza. Tali figure, le quali ricoprono un importantissimo ruolo nella vita del minore, devono essere sottoposte ad una funzione ispettiva dedicata e si deve dar loro voce per denunciare le carenze del sistema.

La proposta che si intende proporre riguarda l’integrazione dell’articolo 2 del d.lgs. 149/2015, mediante l’introduzione del seguente punto:
1. Dopo la lettera h) del comma 2 dell’articolo 2 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n.149 (Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183) è inserita la seguente:

“h-bis) svolge le funzioni ispettive in ambito sociale volte al corretto espletamento delle attività relative all’idoneità genitoriale, alla protezione dei minori e a quelle svolte nell’ambito delle strutture di accoglienza. Con successivo decreto del “Ministro del lavoro e delle politiche sociali” sono individuate le figure professionali competenti per lo svolgimento di tali funzioni.”

Il diritto del minore ad essere allevato dai propri genitori e il diritto di essere difeso da violenze e maltrattamenti sono sicuramente tra i principali diritti riconosciuti ai minori di età dalla Convenzione delle N.U. sui Diritti del Fanciullo.

L’allontanamento dai genitori è quindi un intervento di protezione che a volte si rende necessario, ma che va effettuato a certe precise condizioni fissate dalla legge.

Deve avvenire solo in caso di necessità e nell’interesse preminente del fanciullo; deve essere deciso dall’autorità giudiziaria competente nel rispetto delle regole processuali; le parti (e tale è anche il minore) devono poter fare appello contro la decisione del giudice.

 

Avv. Maria Concetta Falivene
(Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo)

Scarica da qui il testo della proposta di legge  già adottata dalla Regione Abruzzo e ora al vaglio del Senato.

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