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Per Crescere Insieme
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“I nostri ragazzi hanno il diritto

di vivere in un contesto familiare”

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Quando si verifica un momento di fragilità della famiglia di origine, secondo la Legge, si dovrebbe ricorrere in sequenza:

  • all’affido etero-familiare, consentendo ai minori di vivere nel contesto parentale;
  • all’affido familiare, consentendo ai minori di vivere nel contesto parentale;
  • all’affido residenziale.

“A oggi, troppi minori vivono in Istituti. Questo è il risultato dei dati che ho raccolto (denuncia il Garante)  e non possiamo più ignorare tale fenomeno”.

“Il rapporto tra noi adulti e i minori (prosegue l’avvocato Maria Concetta Falivene) è asimmetrico e abbiamo il dovere morale-umano di proteggerli e di dare loro l’opportunità di riscattarli dalle sofferenze già vissute.

Condivido la richiesta di istituire una commissione sull’affido: trasparenza e controlli rappresentano infatti segmenti virtuosi del vivere civile. Sono molte le criticità attuative emerse che risolveremo attraverso un colloquio tra Istituzioni, Autorità ecclesiastiche, Università, famiglie e Associazioni”.

La Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, a seguito dei dati raccolti sui minori presenti in Istituti, ha convocato il tavolo per l’affido familiare unitamente agli assessori regionali alle Politiche sociali e alla Sanità, al Difensore civico, Giandonato Morra, al Garante dei detenuti Gianmarco Cifaldi e al Proponente della Commissione inchiesta affidi per iniziare un nuovo percorso di sensibilizzazione e attuazione dell’affido familiare.

A margine dell’incontro Falivene dichiara: “Oggi abbiamo dato tutti un segno di grande sensibilità, unito le singole competenze e generato una reale attenzione al fenomeno dell’affido.

Ringrazio il Presidente del Tribunale per i Minorenni, il Presidente del Tribunale Ecclesiastico, Antonio De Grandis ed il Giudice Andrea Menna.

Il supporto da parte delle Istituzioni Ecclesiastiche è per noi fondamentale, il Presidente del corso di laurea in Servizio sociale, Roberto Veraldi, il Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Amalia Di Santo, il Presidente dell’Aimef, Federica Anzini, il Dirigente regionale, Tobia Monaco, i funzionari Neva Allibardi, Rossella Di Meco, Eros Donatelli, i componenti dei consultori familiari, gli assistenti sociali e infine tutte le Associazioni e le famiglie affidatarie, espressione della concreta e reale manifestazione di sensibilità ed umanità verso questi ragazzi meno fortunati”.

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